GennyZero una delle soluzioni di mobilità di Toyota
PARIGI – “La libertà di essere mobili è al centro della possibilità di partecipare alla società” aveva teorizzato il presidente del gruppo Toyota Akio Toyoda nel 2018, due anni prima dei giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020. Proprio la libertà di movimento per tutti, comprese le persone con disabilità, è diventato uno dei pilastri della strategia del primo costruttore al mondo, insieme alla sostenibilità. Del resto va ricordato che nel mondo ci sono oltre 1,2 miliardi di persone con qualche forma di disabilità – e di queste oltre 101 milioni in Europa – ovvero un adulto su quattro. Così si capisce davvero quanto ampia sia la platea di individui con gravi limitazioni nelle proprie attività abituali proprio a causa di problemi di mobilità. La Toyota dal 2015 è diventata il primo partner mondiale per la mobilità di Olimpiadi e Paralimpiadi con l’obiettivo di creare una società green attraverso una mobilità sostenibile per tutti.
La casa giapponese a Parigi ha portato quindi una flotta di oltre 2.670 veicoli elettrificati, di cui 150 evoluzioni a batteria delle sedie a rotelle, 500 berline Mirai alimentate ad idrogeno e oltre 1.000 elettriche pure. Nel complesso, Toyota punta a ridurre le emissioni di carbonio dei veicoli ai Giochi Olimpici di Parigi del 50% rispetto a quelle di Tokyo 2021. Per riportare il concetto di mobilità al suo significato più nobile ed essenziale, libertà di movimento per tutti, la Toyota ha allestito il Parco della Mobilità inclusiva, realizzata in prossimità della stazione della metropolitana Bir Hakein, non lontano dalla Tour Eiffel. In questo parco vengono presentati – e anche i normodotati possono provare – i più recenti sviluppi per una mobilità accessibile a tutti.
Nel 2019 la casa di Nagoya è passata da azienda automobilistica tradizionale a leader della mobilità, supportando attivamente molte startup innovative, come la sedia rotelle elettrica Genny. Creata da un imprenditore ticinese, Paolo Badano, che Toyota sostiene, questo veicolo a due ruote si basa sulla tecnologia auto-bilanciante del Segway. Progettata dopo che il suo creatore si è infortunato alla spalla mentre utilizzava una sedia a rotelle convenzionale, Genny consente di muoversi più velocemente di una normale carrozzina, lasciando le braccia libere e così prevenendo potenziali lesioni. Questa sedia a rotelle elettrica può essere utilizzata da persone con mobilità ridotta o disabilità su qualsiasi terreno, anche sabbia o strade dissestate, e può anche sostituire l’auto per brevi spostamenti cittadini a una velocità di 20 km/h.
Nel parco parigino abbiamo potuto testare delle soluzioni di micromobilità dell’ultimo miglio come Whill, una carrozzina elettrica con quattro piccole ruote dotata di un sistema di guida autonomo, programmabile attraverso una app. Può essere utilizzata negli ospedali o negli aeroporti utilizzando il QR code della carta di imbarco. Il veicolo può accogliere bagagli fino a 10 chilogrammi e viaggiare alla velocità di 3 km/h e dopo aver accompagnato il passeggero all’imbarco ritornare al punto di partenza o recuperare altre persone lungo il percorso.
Yosh-E è un sistema a batteria che si aggancia ad una normale carrozzella e la trasforma in una soluzione elettrica con una autonomia di 25 chilometri viaggiando a 8 km/h e che si ricarica in 3,5 ore. Infine, per trasportare gli atleti paralimpici e ospiti con una limitata mobilità ecco AMP, un people mover elettrico senza porte che può trasportare da 4 a 6 passeggeri e vanta due facili scivoli per caricare le carrozzelle. L’autonomia è attorno ai 100 chilometri e 20 km/h la velocità, è stato sviluppato in Europa da Toyota e viene costruito in Portogallo dalla Caetano, storico partner iberico della casa nipponica. Erano disponibili anche molte altre tecnologie come una carrozzella per salire i gradini e due esempi elettrici di assistenza alla mobilità dei pedoni della serie C+walk. Il C+walk S, a tre ruote, aiuta le persone che possono camminare da sole ma hanno difficoltà a farlo per lunghe distanze e per lunghi periodi di tempo. Può viaggiare sui marciapiedi e nelle aree pedonali e valuta facilmente le condizioni del manto stradale da percorrere, inoltre, è dotato di un sistema di rilevamento degli ostacoli per evitare collisioni. I C+walk S e T (per viaggiare in piedi) dispongono di cinque diverse impostazioni di velocità che vanno da 2 a 6 km/h, l’autonomia è di circa 14 chilometri e i tempi di ricarica della batteria agli ioni di litio di circa 2 ore. In tema di mobilità a idrogeno una bicicletta da carico alimentata proprio da cartucce a idrogeno.