[:it]Intervista: Lei dice che il turismo accessibile é una risorsa non ancora scoperta, perché?[:]
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Il turismo accessibile è un’assoluta risorsa economica sottovalutata e sottostimata. I numeri in costante crescita ci dicono che oltre 133 milioni di potenziali turisti in Europa legati al mondo della disabilità generano un introito economico di circa 90 miliardi di Euro. Generalmente noi non viaggiamo mai da soli e scegliamo strutture alberghiere di alta gamma in quanto quelle più economiche risultano non accessibili. Mi dica lei se non vale la pena investire per attrarre in Liguria questo tipo di turismo.
Qual è secondo lei la situazione del turismo accessibile in Liguria?
La situazione la descriverei tra il patetico e il comico. Ne parlano tutti, grandi proclami, fatti zero. Salvo rare eccezioni di singoli che si distinguono per la propria dedizione, in Liguria è difficilissimo reperire le informazioni sull’accessibilità di strutture alberghiere, stabilimenti balneari, strutture pubbliche e attività commerciali. Più di una volta ho cercato di organizzare eventi o manifestazioni, ma la sola prenotazione di una camera d’albergo per disabili, è diventata un incubo. I sindaci oggi scappano quando mi vedono, gli assessori al turismo non sanno più cosa rispondere alle mie domande, mentre l’associazione albergatori è da anni che cerca le risposte. Tutto questo per dire che non esiste in Liguria uno strumento che raccolga informazioni e possa fornire un servizio concreto a chi ha bisogno di risposte. Vivo su una sedia a rotelle da 24 anni e vi posso garantire che la Liguria è molto più accessibile di quello che ci si immagina, ma non si può vendere qualcosa che non si sa nemmeno di avere.
La mareggiata ha distrutto molte delle strutture balneari in Liguria, in futuro potrà essere quindi tutto accessibile?
Io sono quasi certo che si ricostruiranno le barriere architettoniche, perché in mancanza di un piano condiviso, ognuno interpreterà la legge a modo suo, come è accaduto fino a oggi. La natura ha distrutto tutto, ma dobbiamo vedere il lato positivo: ha abbattuto per noi le barriere architettoniche. Abbiamo il dovere di cogliere questa grandissima opportunità e ricostruire una Liguria accessibile e civile, lo dice la legge, lo dice il buon senso, lo chiede il turismo. Io non accetto scuse, nessuno dovrebbe accettare scuse. I primi sono i sindaci che devono prendersi le loro responsabilità e far rispettare finalmente la legge. Costruire un gradino o fare una rampa hanno lo stesso costo, ma mentre il primo divide le persone tra chi può e chi non può passare, il secondo elimina le scuse lasciando decidere alla disabilità dove è meglio spendere i propri soldi, rimettendo quindi al centro la qualità dei servizi e non l’accessibilità.
Avete scelto di partecipare agli Albissola Swim Games perché Albissola Mare è un comune accessibile?
Direi che per essere davvero accessibile i privati dovrebbero seguire l’esempio del Comune che ci sta lavorando. Infatti è per questo che il comune di Albissola Mare ha ottenuto la Bandiera Lilla. Alcuni stabilimenti balneari hanno dato piena disponibilità a seguire le nostre indicazioni sull’abbattimento delle barriere architettoniche: l’organizzatore degli Albissola Swim Games, Gianni Abbriata, è sicuramente un promotore del turismo accessibile e, in ultimo, una valida motivazione, è che sono nato e cresciuto ad Albissola e desidero una città moderna e accessibile.
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