Umanità da buttare!

Umanità da buttare!

Quando l’umanità tratta il mondo come un mondo da buttare via, finirà per trattare l’umanità come un’ umanità da buttare via.

Günther Anders


Siamo ormai ben oltre “una umanità da buttare”!!

Io faccio parte della più grande minoranza al mondo chiamata “disabili” e per questo ho imparato a lottare per far valere i mie diritti, convinto di sapere sempre da che parte trovare il giusto e lo sbagliato in questo mondo. Ho abbattuto molte barriere psicologiche, per non parlare di quelle architettoniche ho imparato persino a convivere con i miei demoni.

Ma oggi a 51 anni papà di due bambine mi domando se era proprio quella la battaglia giusta da fare!?

L’OMS per esempio ci dice che oggi 75 milioni di persone nel mondo hanno bisogno di una sedia a rotelle, altro che barriere architettoniche!!!, ma solo dal 5% al ​​15% di loro ne ha accesso gli altri strisciano. 466 milioni di persone in tutto il mondo soffrono di perdita dell’udito,la produzione di apparecchi acustici attualmente soddisfa meno del 10% del fabbisogno globale. E 200 milioni di persone con problemi di vista non hanno accesso agli occhiali e potrei continuare . Erano forse queste le battaglie giuste da fare ?

Ma perché mi trovo ora nella condizione di pormi queste domande? Perchè a un certo punto della mia vita mi sono accorto di non essere diverso da quelli che combattevo.

Oggi sono al sicuro sulla mia “isola” dopo aver strappato al destino la mia felicità, sto bene! perché quindi un extracomunitario deve venire senza permesso a rovinare tutto?La legge dice che non ne hanno il diritto, sono diversi da noi, hanno un aspetto che non mi piace, porteranno malattie, sono tutti delinquenti.

E’ cominciato tutto come un fastidio una piccola intolleranza, attenzione io non sono razzista ! do sempre 1euro al nero fuori dal supermercato! ma quel fastidio non passa e mi ritrovo negli slogan che dicono “fuori tutti” “prima noi poi loro” Attenzione però a mettere un mi piace su Facebook a uno di questi slogan perchè ti ritroverai centinaia di notizie che confermeranno esattamente tutte le vostre paure, furti, stupri di tutto e di più. Per non parlare dei politici poi che tagliano appositamente le interviste postando sulle proprie pagine solo gli slogan ipnotici e ripetitivi, si solo quelli, proprio quelli che volevamo sentire….. e null’altro anche se l’altro era magari il pensiero differente o magari la confutazione della tesi stessa.

Il pensiero di quel bambino a faccia in giù sulla sabbia quello proprio non lo riesco a sopportare, nella mia mente è spinto dalle onde e mi dice che è anche colpa mia , è Lui che mi sussurra che quel fastidio che sento non è intolleranza è già “razzismo” Ma no! come fa ad essere colpa mia? io non centro nulla!

Terenzio, vissuto prima di Cristo, diceva “Sono un uomo. Non mi ritengo estranio a nessuna cosa che succeda a un’altro uomo” Allora sentirmi colpevole forse è giusto? Come abbiamo potuto definire con il solo termine “extracomunitari” una massa così diversa di esseri umani, a pensarci è esattamente quello che hanno sempre fatto i bipedi quando usano il terme “disabile” non conoscendo in realtà neanche la differenza che c’è tra un paraplegico e non vedente o un down finendo però per discriminare tutti allo stesso modo.

Per esempio, probabilmente è vero che abbiamo dei problemi con le comunità Marocchine e Nigeriane visto che sono le due che affollano maggiormente le ns. carceri Ma l’africa ha 52 stati e 1,2 miliardi di persone, sono tutti dei delinquenti? Abbiamo altre comunità che lavorano e basta come filippini e cinesi i quali raramente si distinguono per atti criminali abbiamo paura anche di loro? Come è possibile che siamo stati così poveri da aver partorito una sola parola che li comprende tutti e li etichetta nel nostro immaginario come barbari stranieri ! Oggi molti pensano che la soluzione di tutto sia nel costruire un muro. Che sia vero o fatto da leggi poco importa, ma chi lo dice e lo propone come una soluzione valida deve anche dire che, quel muro, andrà difeso a tutti i costi e che i bambini a pancia sotto sulla spiaggia sono il prezzo giusto da pagare per vivere felici sulla nostra isola.

E se questo non fa una umanità da buttar via…. il tragico sta nuovamente accadendo nell ‘indifferenza di troppe persone

Caro lettore se hai avuto la voglia di leggere tutto sino a qui sperando di trovare una risposta o una soluzione a questo problema sono spiacente di dirti che non ho nulla di tutto questo. Ti posso solo dire che per me la morte di quel bambino non sarà stata vana avrò sempre in mente la sua immagine prima di giudicare una persona “diversa” da me

Perchè io non sono e non voglio essere un “razzista”e anche se non ho una risposta a questo immenso problema sono sicuro che il solo essermi posto la domanda….. fa già parte della soluzione

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