[:it]Un’occasione sprecata! Oggi ho visto il film “BRUTTI E CATTIVI”[:]

[:it]Un’occasione sprecata! Oggi ho visto il film “BRUTTI E CATTIVI”[:]

[:it]Brutti e Cattivi di Cosimo Gomez

Per me è prima di tutto una grande occasione sprecata, avrebbe potuto essere un film coraggioso e cinico, ma finisce per rivelarsi una delusione su quasi tutti i fronti.

E’ la storia di una banda di criminali disabili provenienti dalla borgata romana che, come suggerisce il titolo, non solo non suscitano pietà, ma sono anche tanto immorali e spregiudicati da provocare riprovazione.

Si ha l’impressione che l’unico motivo per cui si sia scelto di ritrarre dei protagonisti disabili sia il gusto di “farlo strano”, di stupire a tutti i costi e di sfruttare il fascino morboso di una deformità che non è mai realmente rilevante ai fini della narrazione.

Purtroppo i personaggi  Brutti e Cattivi  diventano insignificanti macchiette che sembrano concepite per vendere qualche biglietto in più; maschere senza alcuna profondità drammaturgica il cui unico scopo è una ricerca della stravaganza fine a se stessa – è emblematica la scena di sesso tra l’uomo senza gambe e la donna senza braccia. Un vero ritorno ai tempi del Circo, in cui si pagava il biglietto per stupirsi davanti agli ‘scherzi della natura’.

Una delusione per me ancora più grande, essendo stato chiamato dalla produzione a fornire una Genny per il protagonista “il Papero”, interpretato da Claudio Santamaria. Forse mi aspettavo troppo: speravo che forse questa volta si sarebbe potuti uscire dal solito stereotipo della sedia a rotelle, usata sempre e solo per suscitare compassione e pietismo.

Mi avevano  informato  che la Genny è troppo bella, troppo tecnologica, e che la disabilità, con Lei, sarebbe passata in secondo piano. Oggi che ho visto il film, capisco che avevano assolutamente ragione.

Chi ha mai visto, nel mondo reale, caricare una sedia a rotelle intera sul tetto di una macchina fasciata nel nylon?

Ma andiamo..?! La società è ormai matura per pretendere qualcosa di meglio e non saranno di certo due battutine sulla disabilità che ci renderanno più consapevoli!

Ho sprecato un’altra volta il mio tempo nella speranza di rompere il pregiudizio, ma niente da fare è ancora troppo forte.

E francamente, che Genny appaia nel film nelle ultime sequenze, in tutta sincerità, non mi può fregare di meno……

Paolo

 

 

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