
Crociera MSC e disabilità
La mia prima esperienza, non ero mai stato in crociera , anche se credo ci siano molte cose da rivedere ritengo che sia un’esperienza molto bella da fare per una persona in sedia a rotelle.
La percentuale di persone con disabilità motoria che sceglie una crociera si aggira tra il 3% e il 5% e se aggiungiamo gli anziani, come categoria con problemi di mobilità, la percentuale aumenta notevolmente. Pertanto il target “disabilità” in termini numerici non è da sottovalutare, ma è evidente che richiede uno sforzo organizzativo, da parte degli armatori, al fine di rendere l’esperienza turistica piacevole e indimenticabile per tutti.
Per questo motivo se si chiede una quota di partecipazione per una persona disabile uguale alla quota per una persona “normale” è evidente che si debbano dare le stesse possibilità di fruizione di tutti i servizi, altrimenti bisognerebbe prevedere una scoutistica dedicata.
Di seguito riporto in sintesi tutti i disservizi che ho riscontrato dal momento della prenotazione alla fine del viaggio :
1- Prenotazione
In data 1 settembre 2018 mi sono messo in contatto direttamente con il servizio clienti per una prenotazione diretta, in quanto, data la mia disabilità, volevo avere un contatto senza agenzia. Dopo aver spiegato tutte le mie necessità, mi hanno consigliato lo Yacht Club come soluzione migliore per le mie problematiche.
2- Viaggio
Al momento del check-in in aeroporto a Milano, American Airlines non trova una prenotazione con imbarco con sedia a rotelle; all’arrivo a Miami la camera in hotel non era stata prenotata con accesso in sedia rotelle e solo per fortuna si é riusciti a trovarne una accessibile; a bordo della nave MSC Divina, l’addetto al concierge mi ha riferito che nella sua prenotazione non era indicato l’imbarco di una persona con disabilità, pertanto le due camere dello Yacht Club adibite ai disabili erano già state assegnate a persone non disabili. Seppur la camera a me assegnata fosse grande, ho dovuto comunque trascorrere 11 giorni di crociera nel MSC Yacht Club con un bagno non accessibile in quanto aveva un gradino all’entrata e ho dovuto adattarmi con i bagni all’esterno della camera….
3- Organizzazione escursioni:
Prima escursione: prenotazione per me, mia moglie e mia figlia. Pacchetto VIP Bamboo Beach in Giamaica. Con mia grande sorpresa il transfer dalla nave al luogo dell’escursione non era in alcun modo attrezzato per il trasporto di persone con disabilità, per cui ho dovuto provvedere a salire sul mezzo strisciando sul pavimento con la sola forza delle braccia, come si evince dalla foto
Arrivato al Bamboo Beach ho potuto constatare che non c’era alcuna struttura accessibile, non era presente un bagno attrezzato per disabili e ho dovuto farmi trascinare sulla sabbia da due passanti che ho dovuto ricompensare personalmente .
Al rientro in nave, ho segnalato tutto al concierge che mi ha messo in comunicazione con il responsabile delle escursioni con il quale abbiamo prenotato altre escursioni più agevoli alle mie condizioni, a suo dire.
Seconda escursione: prenotazione per me, mia moglie e mia figlia. Brunch con champagne: vela e snorkeling ad Aruba. Anche qui ho riscontrato i problemi di transfer e accessibilità dei luoghi già esplicati.
Terza escursione: prenotazione per me, mia moglie e mia figlia. In crociera lungo il canale di Panama. Come al solito ho dovuto strisciare per il transfer in pullman e aggiungo che la barca utilizzata per l’escursione non aveva un bagno accessibile. La durata dell’escursione é di 8 ore, credo sia comprensibile il disagio.
Quarta escursione: prenotazione per me, mia moglie e mia figlia. La Bamba Beach Club a Costa Maya. Con questa escursione abbiamo raggiunto il massimo dell’inaccessibilità, perché, oltre agli ormai consueti problemi nei trasferimenti, mi sono trovato davanti una spiaggia totalmente inaccessibile con addirittura gli scalini per raggiungerla.
Sulla nave ho incontrato il Capitano Aiello al quale ho esposto i problemi che ho riscontrato nella vacanza. Molto gentilmente si è messo a disposizione per risolvere le problematiche: il costo dell’escursione a Costa Maya mi è stato omaggiato; mi ha messo in contatto con un altro responsabile delle escursioni che mi ha prenotato l’ultima avventura segnalata come accessibile anche sul sito MSC.
Quinta escursione: prenotazione per me, mia moglie e mia figlia. Una giornata in spiaggia in uno stabilimento esclusivo al Playa Mia Grand Beach Park a Cozumel. Pur riconoscendo che la spiaggia é totalmente accessibile con la presenza di una sedia da spiaggia e un bagno per disabili, trovo inaccettabile che il trasferimento non fosse accessibile e pertanto ho dovuto di nuovo strisciare sopra al pullman.
Credo di potermi ritenere un ‘esperto del settore e pertanto posso dichiarare che nel primo caso il disservizio al check-in è dovuto alla poca professionalità degli operatori in quanto non hanno rispettato il processo di proliferazione delle persone con disabilità che sarà sicuramente presente in MSC.
Ben più grave è la situazione delle escursioni dove mi pare evidente che vi sia una mancanza di conoscenze riguardanti le necessità e sulle procedure che necessita una persona seduta in sedia rotelle.
Milioni di persone con disabilità spendono milioni di euro nel turismo mi auguro di vedere presto preso sul serio questo target perché non solo è etico ma è sicuramente una grande opportunità di business.
Nonostante io abbia fatto formale richiesta di reclamo per iscritto , a cui non ho mai ricevuto risposta a MSC vorrei dire che i mie soldi valgono tanto come i soldi degli altri ma la mia esperienza non è stata uguale alla loro e le mie gambe lo possono testimoniare….
Paolo